Borse in pelle Borbonese: ecco che tipo di materiali vengono utilizzati!

Una delle domande più frequenti che le clienti mi pongono in negozio, quando toccano con mano una borsa di questo brand, è proprio quella riguardante la tipologia di pellame con cui sono confezionate.

Di seguito trovi una pratica GUIDA sui materiali utilizzati da Borbonese. Ma se non hai tempo di leggere, allora ascolta il nostro PODCAST:

Breve storia delle borse in pelle Borbonese

Borbonese è una delle più antiche case di moda italiane. Fondata nel 1910 a Torino, è diventata ben presto famosa per le sue borse preziose e gli accessori in pelle. A riguardo ho scritto un POST ricco di curiosità e dettagli sulla storia del brand.

L’estro del fondatore Umberto Ginestrone influenza da subito la direzione creativa dell’azienda, con la scelta di nuovi materiali e forme inusuali che anticipano le mode del momento e affermano il nome “Borbonese” sul mercato.

Gli anni ’60 segnano un periodo di grande verve fra le Maison di moda nel mondo: Fendi, Valentino, Dior, Louis Vuitton, inventano borse che ancor oggi sono vere icone di stile.

Dal tapiro alla pelle scamosciata

Proprio in quegli anni Borbonese lancia la pelle di Tapiro, un materiale nuovo con una resa differente da quelli conciati in modo chimico e una puntinatura che lo rende riconoscibile e accattivante agli occhi delle clienti.

il tapiro permette la creazione di borse morbidissime, leggere e durevoli: è soffice, incredibilmente resistente, ma difficile da pulire in quanto molto poroso.

Nel 1980 inizia una solida collaborazione con l’azienda Redwall dei fratelli Dario e Nino Rossi. La partnership vede la nascita di bauletti, shopping e soprattutto l’iconica Luna Bag presso i nuovi stabilimenti di Pianoro (BO).

Quando l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) decreta il tapiro una specie vulnerabile, l’azienda si trova costretta a cercare nuove soluzioni all’altezza della aspettative dell’affezionata clientela.

Le caratteristiche del nuovo pellame non dovevano assolutamente discostarsi dal precedente, ormai diventato simbolo della Maison: la scelta ricade sulla pelle d’agnello lavorata con un effetto stampato.

Nasce così la pelle “O.P.“, Occhio di Pernice.

Si tratta di pelle di agnello scamosciata, impreziosita da una texture che ne mette in risalto la trama, restituendo un effetto micro-maculato. Questo pellame diventa ben presto l’emblema ufficiale del brand Made in Italy.

La pelle scamosciata di agnello ha una mano “vellutata”, morbida, chic, raffinata, insomma davvero unica.

Tale lavorazione richiede tagli di pellame perfetti e selezionati con rigore, lavorati a mano in edizione limitata. Proprio per questo motivo, la linea O.P. Classic ha un prezzo al pubblico luxury (confronta i prezzi delle borse Borbonese QUI).

Non solo pelle O.P. Occhio di Pernice

Borbonese però è un brand amato dalle fashion addicted di tutto il mondo non solo per il suo pellame iconico.

Infatti ogni stagione vengono proposte borse in pelle di vitello o di mucca, morbide, resistenti, in tinta unita, perfette per la donna moderna sempre alla ricerca di novità dal design contemporaneo Made in Italy.

Il pellame maggiormente utilizzato per confezionare le borse Borbonese è il vitello spazzolato, dotato di proprietà elastiche fuori dal comune, facilmente ravvivabile con un lucido neutro e che sopporta abbastanza bene l’umidità.

Spesso, nella stessa collezione, è possibile trovare le borse in pelle Borbonese declinate in entrambi i pellami, O.P. Classic e vitello spazzolato, per accontentare i gusti e le esigenze di ogni cliente.

E tu? Quali Borse in pelle Borbonese preferisci?

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