Quante delle vostre mamme passando davanti alle vetrine dell’Ambrosetti si sono soffermate ad osservare le borse Gherardini sospirando:

“…Ah, tesoro, quand’ero giovane si usavano tantissimo, era la moda del momento, che bei ricordi ! Io ne avevo una per portare i libri a scuola e una per la “vasca” in Corso del sabato pomeriggio…”

Allora le osservo bene, ce ne sono tantissime e devo ammetterlo non mi dispiacciono mica. Oh, ma mica mi comprerò una borsa che mia mamma portava 20 anni fa’….Entriamo comunque. Mentre si gongola avvolta dai ricordi davanti ad una softy Gherardini, io ne approffitto per scambiare 2 parole con le commesse.”…scusate, ma queste borse come vanno ? Cioè, le comprano solo le sciure o posso permettermela anch’io, in effetti sono carine !” Le ragazze, all’inizio mi sembrano stranite, ma poi, gentilissime, mi spiegano che il brand Gherardini è uno dei pochi ancora sopravvissuto alla crisi, rigorosamente Fiorentino e made in Italy, ha saputo reiventarsi negli anni per fornire alla cliente finale un prodotto comunque qualitativo, ma accattivante, senza perdere la sua impronta oroginale…la G logata di Gherardini, indiscutibile trade mark del brand.

La collezione è vastissima, la mitica piattona che usava mia mamma, ma anche sacche a mezza luna, bauletti, shopper, tracolle, tutte disponibili o nel materiale leggerissimo o nel millerighe (assomigliante al tatto molto più alla moda del momento, tipo Louis Vuitton o Alviero Martini…).E ci sono pure i portafogli abbinati….

Decido di comprarne una, convinta anche dal fatto che in caso di difetto si possa inviare al customer service di Firenze per una sostituzione o riparazione.

Bene, sono convinta, ma…dov’è mia mamma ? Ah eccola…è già alla cassa, entusiasta con il bancomat in mano,…ne ha comprata una pure Lei !!

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