L’Istituto “G.Falcone” di Gallarate nell’ambito delle proposte per l’ampliamento dell’offerta formativa, ha ospitato stamattina, giovedì 3 marzo 2016, lo Chef Carlo Cracco.
Intervistato dalla sapiente Dott.ssa Anna Prandoni, Direttrice dell’ Accademia Gualtiero Marchesi, lo chef ha dapprima visitato la scuola, fatto capolino in tutte le classi (lasciando per una volta ammutoliti gli studenti) e, ovviamente, si è intrattenuto un po’ nel suo regno: la cucina!
Proprio nel giorno stesso della quinta finale di Masterchef, la trasmissione che ha legato il suo nome al grande pubblico, Carlo Cracco si è dimostrato uomo di grande carisma e semplicità, dote non comune tra gli chef stellati.
«Ricordatevi che la curiosità fa la differenza.
Essere aperti e disponibili alle opportunità che si presentano.
Bisogna sempre allargare l’orizzonte, aprire la mente, perché conoscere ambienti nuovi ti permette di diventare bravo e poter fare delle scelte invece di subire le scelte altrui».
Dice rivolgendosi alla sala gremita di studenti mentre presenta il suo nuovo libro, “In principio era l’anguria salata. Viaggio al centro del gusto”.
“Bisogna avere il massimo rispetto per tutti.
Ognuno fa il suo lavoro, l’importante è il dialogo e il confronto reale, non fossilizzarsi sulle differenze.
Il diverso è una ricchezza, non deve mai essere motivo di supponenza, pretesa e antipatia da parte di nessuno. Il rispetto e il riconoscimento del valore del lavoro degli altri è fondamentale per poter crescere. Se una cosa costa poco c’è un motivo no?”
Parla con calma e schiettezza, fulmina con lo sguardo, fa sembrare semplici i concetti più difficili, ricorda il suo passato da studente mediocre e la grande passione per la cucina che l’ha portato fin qui.
E io rimango lì, (con a fianco la mia nuova borsa Sveva verde brillante) ad ascoltare tutte queste piccole #saggitudini cercando di farle mie. Di calarle nel mio mondo e nella visione del mio lavoro.
E mi è chiaro perché Carlo Cracco è diventato il grande Chef Cracco.
E quindi vi aspetto in negozio, con Sveva di Orciani in sette strepitosi colori, ma…. senza Carlo Cracco 🙂
Michela staff Valigeria Ambrosetti