Le borse Louis Vuitton originali sono fra le più amate dalle donne e, come tali, sono ricercatissime.

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Indossare una borsa LV non vuol dire solo attirare gli occhi invidiosi delle amiche, ma è anche simbolo di esclusività e consapevolezza di avere un prodotto lussuoso realizzato con materiali di pregio.

Non tutte, però, possono permettersi un bauletto Speedy, una shopper Neverfull o una handbag Alma: i prezzi variano dai 1.200Є ai 1.700Є.

Chiara Ferragni, per la sua permanenza in ospedale durante la seconda gravidanza, ha utilizzato una Keepall 50 Bandouliere Mesh del valore di 6.000Є, inarrivabile!

E siccome non tutte fanno parte della famiglia Ferragnez, è facile intuire come la voglia di indossare una borsa di lusso sia tanta ma che, inevitabilmente, si scontri con la capacità economica di ciascuna.

Questo è il “tarlo” delle fashion victims a cui i contraffattori si appigliano per confezionare le borse fake Louis Vuitton!

Realizzano, infatti, prodotti in tutto e per tutto uguali a quelli originali, ma utilizzando mano d’opera clandestina, sottopagata e materiali scadenti. Anche la distribuzione dei prodotti è illecita e non segue i canali autorizzati dall’azienda (come le bancarelle improvvisate ad agosto sul lungomare).

Un fenomeno purtroppo in crescita, anche perché le imitazioni sono davvero fatte bene e distinguerle da un originale è veramente complicato.

Come riconoscere una borsa Louis Vuitton originale.

Imparare a riconoscere una borsa LV originale non è affatto facile.

Ci sono tante cose da sapere: dalla texture alla pelle con cui vengono realizzati manici e tracolle, sino ad arrivare al data code inciso all’interno.

Ne ho parlato approfonditamente insieme alla collega Francesca qualche anno fa in un post che ha avuto grande successo.

Tutt’ora viene letto da tutte le amanti del bauletto speedy Louis Vuitton, sempre alla ricerca di consigli sull’autenticità della propria borsa: eccolo QUI.

Il codice alfanumerico, introdotto dall’azienda nel 1982, è lo strumento più indicato per certificare le borse Louis Vuitton originali.

Indica luogo, anno di produzione ed è costituito da due lettere seguite da quattro numeri.

  • Le due lettere indicano la fabbrica.
  • Il primo e il terzo numero indicano il mese di produzione (dal 2006 indicano invece la settimana di realizzazione).
  • Il secondo e il quarto indicano l’anno di produzione.

Dal 2021, però, il brand simbolo del lusso ha deciso di sferzare il colpo di grazia ai produttori di borse false, aggiornando i codici e introducendo un’importante novità!

La tecnologia in aiuto della lotta alla contraffazione

Abbiamo visto insieme come il codice sia davvero un simbolo di unicità, ma non è sufficiente per stabilire con esattezza l’autenticità di un prodotto.

I numeri e le lettere, infatti, sono facilmente replicabili, in quanto impresse a caldo su una linguettina di pelle.

Capirai bene come qualsiasi artigiano sia in grado di applicare questo codice.

Sapere di che materiali sono fatti i manici, le cuciture, la metalleria e altri dettagli, aiuta sicuramente a distinguere borse Louis Vuitton originali da quelle false, ma non basta!

La novità introdotta dal brand nel 2021 si candida ad essere il vero spartiacque: bando al data code e spazio al microchip nascosto all’interno della borsa.

La tecnologia moderna, quindi, non arriva in aiuto dell’azienda solo nella realizzazione di materiali sempre più performanti e durevoli, ma anche per riconoscerne l’autenticità.

Tutte le borse Louis Vuitton originali, da quest’anno, avranno un minuscolo microchip nascosto nella fodera interna. Potrà essere letto, tramite un apparecchio simile a quello in uso per i barcode, da tutti i rivenditori autorizzati LV per carpirne i dati sensibili.

Nel micro chip, infatti, è possibile tracciare luogo e data di produzione, materiali e tante altre informazioni utili.

Ad esempio è in fase di realizzazione la possibilità di personalizzare il microchip con i dati del possessore finale, rendendo davvero unica l’esperienza di acquisto in caso di regalo e riconoscendo chi è il reale possessore in caso di furto o smarrimento.

Solo con il passare del tempo si capiranno, però, le conseguenze di questo radicale cambio di rotta del brand francese.

Infatti i rivenditori di borse second-hand Louis Vuitton sono sul piede di guerra! Sarà, per loro, praticamente impossibile visionare il codice con conseguente difficoltà nell’autenticazione e vendita di prodotti originali.

Questo invoglierà le appassionate ad acquistare borse in boutique ufficiali anziché in quelle vintage, su gruppi Facebook, siti come Vinted o da privati.

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