Il relax vacanziero ai tempi della crisi segue logiche ormai consolidate: se si parte – sottolineiamo il “se”- lo si fa una volta all’anno, cercando di pagare poco e organizzandosi all’ultimo.
I nuovi modi di viaggiare influiscono di conseguenza anche sull’accessoristica necessaria a muoversi: le valigie si comprano ad ogni eclisse di sole; tutt’al più si aggiustano.
Non so se il popolo dei vacanzieri sia più o meno pronto a svuotare le città, quel che emerge sono però i mille accorgimenti usati da chi non è più dotato di un portafoglio dal doppio fondo e deve fare di necessità virtù.
Il primo comandamento è l’eliminazione di spese in passato assai più comuni: il vero boom è oggi quello delle riparazioni dei bagagli…ma questo è un altro discorso che affronto QUI.
Al nuovo si ricorre solo in caso di smarrimento – evenienza possibile in ogni aeroporto – oppure quando il vecchio è proprio disastrato. I cambiamenti sono significativi anche nella scelta del bagaglio da accaparrarsi: non ci sono più mezze misure, o si va sull’ultimissimo modello ultraleggero e costoso (vedi la linea CURV by Samsonite e Bellagio by Bric’s) oppure si opta per il risparmio più assoluto (come le linee American Tourister by Samsonite).
Inoltre è importantissimo prestare massima attenzione ai dettami delle compagnie aeree sul peso e dimensioni dei bagagli, a pena di “creste” delle stesse: la vendita dei piccoli trolley (50x40x20) rientranti nei parametri richiesti è quindi molto diffusa ultimamente.
Lo zelo dei vettori “low cost” influisce anche sullo smercio di oggetti prima sconosciuti e pressochè inutili come i pesavaligie, per esempio, oppure i contenitori per i liquidi da imbarcare: la gente vuole evitare sorprese ai check-in… scopri QUI tutti gli accessori più utili per viaggiare sicuri.
Insomma: last minute a gogò e valigia rattoppata: non esistono più le vacanze di una volta!