La moda del momento sforna tantissime tipologie di borse mini e maxi realizzate in materiali diversi, dalla pelle al PVC.

Anche i brand di lusso si stanno convertendo: le collezioni sono ricche di bag e shopper non solo in pregiata pelle, ma anche in similpelle e tessuti, per abbracciare una fascia di clientela più eterogenea.

É il caso di Armani, che oltre alla Prima Linea propone anche Armani Exchange, una collezione di borse in poliestere a prezzi accessibili che spaziano dai 100€ ai 150€.

Oppure Guess: bauletti, hobo, tracolline e accessori in similpelle dal valore concorrenziale.

Come riconoscere una borsa in pelle da una in similpelle

Riuscire a capire se una borsa è in pelle o meno non è per nulla facile.

Tantissime volte in Valigeria Ambrosetti le clienti hanno chiesto informazioni sulla manutenzione o riparazione della propria borsa in pelle, salvo poi venire a conoscenza che purtroppo era in plastica.

L’evoluzione dei materiali ha fatto sì che tantissimi accessori in commercio siano realizzati in materiali che derivano dal petrolio (pvc, poliuretano, poliestere) in tutto e per tutto simili alla pelle, ma con delle differenze.

Ho approfondito l’argomento in un post che puoi leggere QUI oppure guarda questo VIDEO per imparare a riconoscere una borsa in VERA PELLE:

Toccare con mano, annusare la borsa, soppesarla, ma soprattutto leggere l’etichettatura interna, aiuta a capire l’origine del materiale.

Dalla fine degli anni ’90, infatti, la Legge Europea, con la Direttiva 94/11/CE recepita in Italia con il DM 11 Aprile 1996 (e successive modifiche) tutela il consumatore che cerca una borsa 100% vera pelle. 

Di conseguenza anche la pulizia del prodotto deve essere effettuata seguendo procedimenti diversi in base al materiale.

La pelle, ad esempio, si ravviva generalmente con del lucido neutro, proprio come quello utilizzato per le calzature.

Ma la finta pelle come si pulisce?

Come pulire una borsa in similpelle

Innanzitutto bisogna accertarsi che il materiale con cui è realizzato il prodotto sia effettivamente PVC o comunque non abbia origine animale.

Se il VIDEO qui sopra non ha fugato i tuoi dubbi, allora apri la borsa e cerca l’etichetta interna che generalmente riporta la codicistica dei materiali e le istruzioni per il lavaggio.

I codici alfabetici riportano brevemente 2 lettere e sono obbligatori per Legge in Europa, tutelandone l’origine. Ecco un breve vademecum:

  • PVC polivinilcloruro (plastica)
  • PL poliestere
  • PU poliuretano
  • PA Poliammide
  • PC Poliacrilico
  • CO cotone
  • PET materiale che deriva dal riciclo generalmente di bottiglie di plastica

Se la tua borsa è realizzata in uno di questi materiali, allora NON è pelle e si può procedere alla pulizia.

COSA SERVE: una spugnetta, un panno asciutto, un detergente neutro.

Inumidire con dell’acqua calda la spugnetta e passarla uniformemente su tutta la superficie della borsa. Qualora non sia sufficiente per ravvivare e pulire il tessuto, allora utilizzare il detergente neutro applicandolo sul panno asciutto e insistendo sulle parti più sporche.

Non utilizzare uno sgrassatore o liquido troppo aggressivo (alcool o trielina) in quanto potrebbe alterare il materiale o addirittura rimuoverne il colore originale.

Quindi lasciare asciugare la borsa NON alla luce diretta del sole, bensì in un ambiente protetto e asciutto, stendendola orizzontalmente e girandola sui lati di tanto in tanto.

Appendendola, infatti rischia di subire alterazioni in quanto l’umidità potrebbe raggrupparsi sul fondo, rovinando la borsa irrimediabilmente.

Prova e scrivi nelle NOTE il risultato oppure chiedimi qualche ulteriore consiglio!

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